Il Lago di Garda ha vissuto un'esplosione di adrenalina durante la Foiling Week e i Campionati Europei Giovanili iQFoil
Text: Elena Giolai
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Nel mese di luglio, le acque del Lago di Garda sono diventate il palcoscenico di due eventi che hanno portato SLAM al centro dell'attenzione delle nuove generazioni, che vedono nel foiling un riferimento sportivo, ma anche tecnologico, accademico e sperimentale.
Con la Foiling Week e i Campionati Europei Giovanili iQFoil, l'alto Lago di Garda ha vissuto 10 giorni di atmosfera elettrica, mentre i giovani talenti italiani hanno conquistato un posto sul podio nelle categorie under 15, under 17 e under 19 dei Campionati Continentali iQFoil, per un totale di 6 medaglie, di cui 4 d'oro.
In entrambi gli eventi, SLAM è stata coinvolta come partner dell'evento o, nel caso dell'iQFoil, della Federazione Italiana Vela, che ha schierato a Torbole una squadra di atleti che hanno dimostrato il loro grande valore in acqua.
La Foiling Week ha ulteriormente contribuito a sviluppare la formazione, l'innovazione e la sostenibilità, con progetti che includono un piano di riduzione delle emissioni di anidride carbonica e lo sviluppo di una microturbina eolica per rendere l'energia eolica più accessibile a un numero maggiore di persone.
Il foil non è solo una tecnologia, ma un trend che si sta diffondendo trasversalmente tra tutte le discipline acquatiche che prevedono l’utilizzo del vento. Le community dei velisti e windsurfisti dei kiter e wingfoiler non si sono mai trovate così vicine e collegate fra loro".
Maurizio Priano
Brand Manager SLAM
Ma cosa rende il foil così affascinante per i giovani e come ha rivoluzionato l'approccio alla competizione? Abbiamo chiesto a coloro che hanno vissuto la vela da protagonisti prima e dopo l'avvento del foil, atleti, leggende della vela, che sono diventati preparatori atletici-allenatori e direttori tecnici, di raccontarci la loro esperienza. Oggi lo sport viene percepito e affrontato in modo completamente rinnovato, in cui la velocità la fa da padrona con tutto ciò che ne consegue. Per il mondo della vela, è stato un autentico toccasana, riportando centinaia di ragazzi in acqua grazie a questi "nuovi mezzi" che li fa soprattutto divertire. È stato un rinnovamento totale, una ventata di freschezza che ha riacceso la passione e il piacere di vivere lo sport nell’acqua.
“L’arrivo dei Foil ha stravolto, non solo modificato completamente quello che è l'approccio alla regata, vista l'alta velocità; di fatto ha trasformato anche l'approccio fisico sul tipo di attrezzature per questo elemento nuovo, che coinvolge in maniera completa tutto l’organismo.
Gli atleti foil devono sviluppare non solo forza muscolare, ma anche reattività e capacità di rispondere a stimoli veloci e improvvisi. La velocità del mezzo coinvolge tutte le qualità fisiche e sensoriali dell’atleta, che deve leggere anche il campo di regata ad alta velocità; come pure avere continui feedback, perchè più veloci si va più veloce deve essere la trasmissione di una risposta motoria dalla nostra centralina, che è il cervello. La conduzione di un foil quindi richiede un approccio globale all'atletismo.
Nonostante l'impressione del volo leggero delle tavole e barche volanti, tali mezzi sono estremamente faticosi, perché si aggiungono i classici movimenti e qualità da raggiungere per la conduzione di una qualsiasi barca, ad una maggiore tenuta fisica: il corpo è sottoposto a tensione continua, perché tutta l'attenzione viene amplificata dalla velocità; una tensione che a livello muscolare è viva, è presente nonostante l’atleta non abbia un'ampiezza di movimento molto visibile. Questo è quello che di fatto ha cambiato fondamentalmente questo tipo di approccio alla vela. Oggi stanno nascendo già atleti foil, una generazione di ragazzi che hanno già queste qualità: l’età incide profondamente in questo momento sia all’approccio al foil, che alla conduzione.
A me personalmente piace molto il foil, ma mi rendo conto che sono atleti differenti rispetto agli atleti di 20 anni fa; non migliori, ma differenti, come differente è il tipo di regata. È un gioco diverso nel quale il nostro fisico lavora in maniera diversa; è una vera e propria rivoluzione, bella. Seppur affezionato alla coppa America tradizionale, anche nelle ultime due edizioni è stato tutto molto spettacolare: per noi allenatori e come preparatore atletico in particolare è davvero molto stimolante questa nuova sfida; io ho cambiato in maniera quasi radicale il lavoro sui ragazzi che alleno, in virtù di una differente qualità fisica necessaria”.
ALESSANDRA SENSINI, OLIMPIONICA E ATTUALE DIRETTORE GIOVANILE FEDERAZIONE ITALIANA VELA
Isaf World Sailor of the Year per essere l'unica donna al mondo ad aver conquistato 4 medaglie olimpiche consecutive nella vela (1 oro, 1 argento e 2 bronzi)
Le nuove generazioni sono irresistibilmente attratte dalla vela foil, dove il divertimento e la rapida acquisizione delle abilità si uniscono per creare un'esperienza emozionante e coinvolgente: ecco l’esperienza di Alessandra Sensini con questo nuovo irrefrenabile fenomeno:
“Tra i giovani c’è una voglia di navigare sul foil, di volare, che è incredibile; una nuova spinta, che finora non avevo mai visto. Sicuramente è una navigazione che si presta più per i ragazzi giovani; all’inizio c’era anche un po’ di paura su come insegnare, considerato che non è mancato qualche incidente nel mondo sia della vela che del windsurf. È incredibile la velocità con cui i ragazzi imparano a volare e l’entusiasmo che permette poi di continuare a farli apprendere.
Allenamento, formati di regata sono cambiati andando incontro alle esigenze dei giovani, che li fa divertire come non mai: una modo nuovo di navigare, che ormai non si ferma più. Come Federazione Italiana Vela abbiamo promosso le discipline giovanili foil in tutto il territorio nazionale, grazie alla Foil Academy: nel giro di tre giorni i ragazzi volavano, approcciando le manovre che qualcuno riusciva anche già a chiudere. Un fenomeno del genere ci voleva per la vela, con l’età che a livello agonistico si sta abbassando tantissimo. È cambiato anche l’approccio all’allenamento da parte degli allenatori, che hanno dovuto studiare nuovi parametri, nuove esercitazioni, nuovi target: tutto l’ambiente ne ha giovato; è una nuova sfida, un rimettersi completamente in gioco, che per chi ama lo sport è un fattore sempre molto stimolante e bello”.