Nati per vincere. Create per volare.

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Il primo incontro tra l’ufficio stile di SLAM e l’equipaggio Tita-Banti è un confronto diretto tra due mondi: quello del design e quello della regata.
Gli stilisti di Slam arrivano con tessuti, schemi e know how. Gli atleti portano esperienza, sensazioni, richieste precise.
Ruggero Tita-Caterina Banti, training in Cagliari (end of 2023)
“Troppo duro. Ti blocca nelle virate rapide.”
“Senti la compressione, ma quando sei bagnato il neoprene perde elasticità e diventa un problema.”
Il team SLAM torna in laboratorio. Bisogna cambiare rotta.
Le mute tradizionali sono pensate per il surf, per il kite, per sport dove la posizione del corpo è più statica rispetto a quella di un velista su foil. In una regata su un Nacra 17, il corpo è sempre sotto stress dinamico: tensione sulle gambe, salti, impatti contro la barca, accelerazioni improvvise.
Si passa ad un neoprene più leggero e stretch, ma dopo un nuovo test, l’equipaggio è ancora insoddisfatto.
Il punto di svolta arriva quando il team trova un neoprene elasticizzato con una compressione mirata e una memoria di forma migliorata. Significa che la muta si adatta perfettamente al corpo, ma non perde aderenza nel tempo.
Le risposte si trasformano in modifiche precise:
• Ginocchia e gomiti preformati, perché il velista trascorre molto tempo in posizione dinamica.
• Grip in silicone sui polsini, per evitare che la manica scivoli su durante una manovra.
• Banda in neoprene senza copertura sulla vita, per migliorare l’aderenza senza stringere troppo.
• Compressione mirata sulle gambe, per evitare crampi dopo ore di navigazione intensa.
La muta inizia a prendere vita.
È arrivato il momento di vedere se tutto il lavoro ha dato i suoi frutti. Il Mondiale Nacra 17 è l’ultimo banco di prova prima dell’Olimpiade. SLAM consegna i prototipi finali a Tita e Banti.
L’equipaggio sale in barca per la prima regata. Il vento è forte, il campo di gara selettivo. Nessuna seconda possibilità. O funziona, o si torna al punto di partenza.
Dopo la prima giornata di prove, il telefono squilla nell’ufficio Ricerca & Sviluppo SLAM.
Il lavoro è finito. La muta è pronta.
Quella settimana, Tita e Banti vincono il quarto Mondiale Nacra 17, a La Grand Motte, terzo consecutivo. L’ultimo titolo prima di partire per i Giochi Olimpici di Parigi 2024. indossando la muta che hanno contribuito a progettare, prova dopo prova, fino a renderla un’arma vincente.
Dietro ad ogni capo tecnico c’è una storia. La Foil Wetsuit 1.5 non è nata in una sala riunioni. È nata in barca, in acqua, dalla fatica di ogni strambata e dalla tensione di ogni regata.
Tita e Banti hanno portato la loro esperienza. SLAM ha portato innovazione e materiali. Il risultato è una muta che oggi chiunque può indossare, sapendo che ogni cucitura, ogni grip, ogni rifinitura è stata progettata per chi naviga veloce, chi vola sui foil, chi non accetta limiti.
Una muta che ha vinto il Mondiale ed è entrata nella storia con il secondo oro olimpico, e che ora è pronta per accompagnare nuovi velisti verso il loro prossimo traguardo.
Sei pronto ad indossarla?
Author: ELENA GIOLAI/SLAM