Differenza tra impermeabile e idrorepellente: guida ai tessuti antipioggia
×
Qual è la differenza tra impermeabile e idrorepellente? E per quali situazioni sono indicati i diversi tessuti?
Spesso si fa confusione, ma in realtà questi termini non sono sinonimi: indicano livelli diversi di protezione, ottenuti con tecnologie differenti. Saperli distinguere è fondamentale per chi pratica vela, sport acquatici e altre attività outdoor. Ma lo è anche per chi cerca capi versatili per la vita di tutti i giorni.
E con l’arrivo dell’autunno, tra le prime piogge e il meteo instabile, conoscere queste differenze diventa ancora più importante.
Un capo impermeabile garantisce una protezione completa: non lascia passare acqua, nemmeno in caso di piogge intense o pressione esercitata da vento o spallacci.
Questo grado di protezione si ottiene con:
Il “test della colonna d’acqua” (o della pressione idrostatica) rileva l’altezza massima di una colonna d’acqua che il tessuto può sopportare prima che inizi ad assorbire le gocce. Più il valore è alto, maggiore è il grado di impermeabilità del capo.
Da 1.000 mm in su un tessuto è considerato leggermente impermeabile, ma le migliori giacche outdoor superano i 10.000 mm e possono arrivare anche a 20.000 mm.
Un tessuto idrorepellente respinge l’acqua grazie a un trattamento superficiale, come il DWR (Durable Water Repellent). In pratica, le gocce non vengono assorbite, ma scivolano via.
Per essere considerato idrorepellente, un prodotto deve avere caratteristiche specifiche:
In generale, i capi idrorepellenti sono perfetti sia per lo sport che per la città, soprattutto in giornate di meteo incerto.
Il trattamento di idrorepellenza può degradarsi con lavaggi e usura. Ma per capire se un capo è ancora idrorepellente, basta fare un semplice test:
Il trattamento DWR è presente sia nei prodotti waterproof che in quelli water-repellente e tende a degradarsi nel tempo. Tuttavia, si può rinnovare con prodotti specifici che consentono di preservare le caratteristiche tecniche del capo.
Negli sport acquatici come la vela, la scelta del tessuto giusto è essenziale. Ecco alcuni esempi di outfit in base all’occasione d’uso:
Conoscere le differenze tecniche tra i tessuti aiuta a scegliere il capo giusto in base alla situazione, senza rischiare di trovarsi impreparati.
Con l’arrivo dell’autunno, aumentano le giornate instabili e i capi con trattamento impermeabile o idrorepellente diventano ancora più importanti. SLAM propone una gamma di prodotti che uniscono tecnologia e versatilità e offrono protezione in barca, nello sport e anche nella vita quotidiana.
Le giacche impermeabili sono fondamentali per regate e condizioni meteo difficili, ma anche per chi vuole proteggersi nella vita di tutti i giorni.
La Foil Hooded Jacket è una giacca con cappuccio in tessuto tecnico multistrato, impermeabile e traspirante. Grazie al design essenziale, è perfetta sia al mare che in città.
Per chi invece è alla ricerca di uno shell per regate o attività outdoor intense, il Foil Spray Top è la scelta giusta. Un guscio impermeabile progettato per garantire protezione e libertà di movimento in condizioni impegnative: vento forte, spruzzi e pioggia intensa.
Spesso è difficile scegliere cosa indossare quando arrivano le prime piogge e le temperature variano molto nel corso della giornata.
Per il cambio di stagione, i capi idrorepellenti offrono la combinazione perfetta tra leggerezza e protezione. E un outfit composto da felpa tecnica e pantaloni idrorepellenti può rivelarsi una scelta azzeccata. Perfetto per un look casual che garantisca comfort e la possibilità di stratificare i capi.
Non solo giacche: anche gli accessori fanno la differenza durante le giornate di pioggia o in ambienti umidi.
Ad esempio:
Conoscere la differenza tra impermeabile e idrorepellente e le caratteristiche dei vari tessuti tecnici consente di essere pronti per ogni evenienza.
In barca, in viaggio o in città, i capi a prova di pioggia sono irrinunciabili, soprattutto quando il cambio di stagione si avvicina.
1. Qual è la differenza tra impermeabile e idrorepellente?
Un capo impermeabile blocca totalmente l’acqua, anche in caso di piogge intense. Un prodotto idrorepellente la respinge in superficie, ma resiste solo a piogge moderate e di breve durata.
2. Come si misura l’impermeabilità di un tessuto?
Il “test della colonna d’acqua” misura la pressione idrostatica. In altre parole, verifica quanta pressione l’acqua può esercitare prima di passare attraverso il materiale. Il risultato è espresso in millimetri (mm) e indica l’altezza della colonna d’acqua che il tessuto riesce a sopportare prima che penetrino le prime gocce. Più questo valore è alto, più il tessuto è impermeabile.
Da 1.000 mm un tessuto è considerato leggermente impermeabile. Da 10.000 mm ha un ottimo livello di impermeabilità, mentre oltre i 20.000 mm protegge anche in condizioni meteo estreme.
3. Il trattamento idrorepellente dura per sempre?
No, con lavaggi frequenti e usura può perdere di efficacia e bisogna rinnovare il trattamento.
4. Quali capi impermeabili e idrorepellenti sono più indicati per la vela o gli sport acquatici?
È fondamentale scegliere prodotti con tessuti dotati di membrane, grado di impermeabilità superiore ai 10.000 mm e cuciture termonastrate.