Tipi di nodi marinari: guida pratica per chi ama navigare

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Tipi di nodi marinari: perché sono fondamentali a bordo

Chi ama navigare lo sa: conoscere i vari tipi di nodi marinari e saperli eseguire correttamente è fondamentale. Sono strumenti essenziali per la sicurezza, la stabilità e il controllo in barca, durante una gita così come in regata.  

 

Ormeggiare, issare una vela o fissare un carico: in mare, un nodo realizzato bene può davvero fare la differenza. Saper legare, fissare o unire due cime significa manovrare e navigare in sicurezza, anche in condizioni meteo difficili.  

Come affrontare il vento e il meteo variabile in barca: ecco alcuni consigli utili

I principali nodi da barca

I nodi marinari si distinguono in base alla loro funzione. Ecco una panoramica utile per orientarsi.

Nodi di giunzione

Servono per unire due cime tra loro in modo stabile ma facilmente reversibile:  

  • Nodo piano: semplice e sicuro, perfetto per unire due cime di uguale diametro; 
  • Nodo inglese: adatto a cime di diverso spessore; 
  • Nodo a otto ripassato: affidabile anche sotto carico.  

Nodi di arresto

Impediscono alla cima di scorrere oltre un punto prestabilito, creando un “tappo”:  

  • Nodo a otto semplice: rapido e facile da sciogliere, perfetto per creare un ingombro terminale; 
  • Nodo Savoia: una variante più robusta e compatta; 
  • Nodo francese: ideale per evitare che la cima scivoli da una carrucola o un passacavo.  

Nodi di ancoraggio

Utili per fissare la cima a un oggetto, come un anello, una bitta o un palo: 

  • Nodo parlato: veloce da fare e disfare, ottimo per ormeggi temporanei; 
  • Nodo a bocca di lupo: rimane saldo anche sotto tensione; 
  • Nodo a gassa d’amante: versatile, crea un occhiello stabile.  

Nodi di scorrimento

Permettono di regolare la tensione esercitata sulla cima, stringendola o allentandola a piacimento: 

  • Nodo scorsoio: utile per fissare temporaneamente una cima, con la possibilità di serraggio automatico; 
  • Nodo d’amore: decorativo, ma anche funzionale per alcuni tipi di fissaggio leggero.  

Come fare i nodi marinari: suggerimenti pratici

Per imparare a realizzare i nodi più comuni, servono esercizio, pazienza e costanza. Ecco qualche consiglio utile per chi è alle prime armi: 

 

  • Allenati con una cima corta e morbida; 
  • Procedi lentamente e fai attenzione a ogni passaggio; 
  • Ripeti i movimenti per allenare la memoria muscolare; 
  • Segui un video tutorial per imparare e fissare la tecnica;  
  • Annota nome e funzione di ogni nodo, per ricordare meglio quando si usa. 

 

Per diventare veloci, bisogna fare tanta pratica ed esercitarsi anche in condizioni di stress, come accade spesso in mare aperto o durante una regata.   

 

E per trasportare comodamente il cordame, l’attrezzatura e l’equipaggiamento tecnico, non dimenticarti una borsa da vela capiente, resistente e facile da trasportare, che occupa poco spazio in barca.  

Curiosità sui nodi marinari

Diffusi da millenni, i nodi sono antichi quanto la navigazione stessa e molti hanno nomi dal valore simbolico. Ad esempio, la gassa d’amante richiama legami amorosi stabili.  

 

Sono una delle prime cose che imparano i giovani velisti, e saperli fare bene è segno di esperienza e affidabilità a bordo. Ma in realtà sono importanti anche in altre discipline, come l’alpinismo per le cordate.  

Perché conoscere i nodi da barca fa la differenza

Conoscere i nodi e saperli realizzare bene è segno di consapevolezza e preparazione. Che tu sia alle prime armi o un velista esperto, conoscere i principali tipi di nodi marinari garantisce sicurezza, efficienza e controllo e migliora l’esperienza a bordo. E soprattutto èil primo passo per godersi il mare in serenità. 

LA SFIDA

Nel backstage dello shooting della nuova collezione Primavera-Estate 2025, abbiamo messo alla prova Chiara Degli Angioli e Mattia Cesana con un grande classico: la gassa d’amante. 

Guarda il video e prova a batterli: riesci ad essere più veloce?

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